Castello di Sayn fino al 1154.

A Firenze e in Terra Santa al seguito di Federico Barbarossa fino alla fine del XII secolo. Si installarono alla zona detta Casellina, oggi corrisponde a Via del Presto di San Martino vicina all'Arno, La zona  oggi è conosciuta come “la zona odierna di Santo Spirito” anticamente piena di castelli, monasteri e vigne. La località solo nel 1172 entrò a far parte della prima cerchia muraria comunale.

A Venezia dalla seconda metà del 1200 giunsero sia da Bologna sia dai regni di Terra Santa quando dovettero fuggire da Acri nel 1291. Il ramo denominato "de' Zij Scarlati" vivrà nel palazzetto, la Ca' Zanotto, fino al 1530. La Ca' Zanotto di San Moisè venne edificata nella seconda metà del XIII secolo. Sorgeva a fianco delle Ca' Giustiniani. Fu eretta sul sito di una precedente torre della famiglia Barozzi, più volte rimaneggiata e ingrandita seguendo le mode dei secoli. Fu presente sin dalle prime stampe quattrocentesche di Venezia. Nell'ottocento venne fotografata diverse volte da fotografi famosi come il Bresolin, Naya, Ponti, ecc. Dopo il suo abbatimento nel 1899, sulle sue fondamenta venne edificato l'attuale Hotel Bauer. 

La vera della Ca' Zanotto di San Moisè deturpata durante lo smantellamento. La vera venne ritrovata anche se "malconcia"  il 3 aprile 2023, grazie al fortuito riconoscimento di alcuni particolari individuati casualmente da Andrea IX Michele Zanotto, figlio del professor Alessandro dei conti Zanotto, ed è stata riconosciuta in una calle del Sestiere di Santa Croce, quella che, benché ridotta ad un tronco di cono,scomparse le volute superiori delle modanature ai quattro angoli, lo zoccolo sul quale poggiava il puteale è cambiato completamente diventando molto più grande e di forma quadrata, l’apertura
superiore è chiusa da una copertura metallica-convessa posizionata in tempi recenti. Si riconoscono
le anfore bi-ansate, mentre dello stemma, ovviamente deteriorato dal tempo e dall’incuria, sono ancora individuabili i gigli e parte del leone rampante. Le foto rappresentano come si presentava nella corte interna in una foto del 1926 (foto conservata all'Archivio di Stato di Venezia) e come si presenta oggi con le sue "quasi 700 primavere". Seguendo le tracce si è traciato sulla stampa della foto il profilo del blasone con i colori che corretti.

Il castello-fortezza di Devín, nei pressi di Bratislava, difeso da Andrea "Il Grande" nel 1526 e dal nipote Giovanni.

A Spalato dal 1528 fino al 1535.

La casa/palazzetto a Dulcigno fino al 1571, il portale con la loro pietra tombale incastonata.

Dal 1815 nella Villa di Rorai Piccolo di Porcia fino all'ottobre 1917